Stromboli – Il mio nome è Struognuli
Gli Strombolani hanno sempre avuto un rapporto intimo e profondo con il vulcano, un rapporto speciale che nel tempo peró ha avuto approcci diversi.
La prima comunità moderna strombolana nata verso la fine del 1600 si avvicinò allo Stromboli con timore e rispetto imparandone gli umori ed accettandone gli eventi.

Adesso vorremmo tutti infilarci il naso dentro, ma fino alla metà del novecento in pochi salivano per motivi escursionistici.
Certo, il vulcano Stromboli nei secoli aveva già attirato studiosi di tutta Europa, avventurieri che salivano in vetta alla scoperta di questo spettacolo della natura, ma non gli abitanti.
La montagna, prima della grande emigrazione era coltivata fino a quota 600 metri e gli isolani che si occupavano delle coltivazioni(prima cotone, poi viti, capperi olivi e fichi ) tutte le mattine ancora con il buio, si incamminavano fino ai propri terrazzamenti per lavorare; quello era il loro vivere il vulcano.
Mio nonno che nacque a stromboli nel 1928 sali in cima al vulcano solo in occasione delle riprese del film Stromboli terra di Dio perché come molti strombolani di quel tempo fu ingaggiato dalla troupe per portare materiale ed attrezzatura.
Mia nonna, mia mamma e molti della mia famiglia non sono mai saliti e la prima volta che ho sentito il bisogno di fare quest’esperienza ho dovuto farlo di nascosto dalla mia famiglia anche se avevo 25 anni.
Stromboli – Il mio nome è Struognuli
I vecchi strombolani non lo chiamavano Iddu come molti adesso fanno ma: “U Struognuli”, “A Muntagna”, oppure “U Vurcanu”.
La parola Iddu (lui) sarebbe stato troppo confidenziale verso colui che era padrone dell’isola.
Questo modo di rivolgersi a lui in prima persona, invece nasce intorno agli anni ‘60 ed ha sempre suscitato grande attrazione tra i frequentatori estivi dell’isola, ma in realtà non proviene dalla storia di Stromboli, ma si può dire che è un termine turistico.
Il termine Iddu che io non ho mai utilizzato è che non amo sentire in bocca di tutti, rispecchia il cambiamento tra passato e presente, tra i primi coloni che lo vivevano con riverenza ed il turismo di massa di oggi, che spesso non solo non lo rispetta, ma si sente addirittura padrone di poter far ciò che vuole e mai ospite, come invece tutti siamo.
Adesso è bello visitarlo e ammirarlo anche da vicino, ma facciamolo sempre in modo consapevole e rispettoso…grazie