Il cinema a Stromboli
Ero un ragazzo quando “vidi” per la prima volta Stromboli Terra di Dio. Lo proiettavano in piazza San Vincenzo, nella calde serate estive.
Mi ricordo le sedie di legno, quelle richiudibili, ed il lenzuolo bianco dove veniva proiettato il film. Noi ragazzini, in realtà, più che guardare gironzolavamo, però la gente intorno a noi, sembrava rapita, assorta da quel film che invece a noi non appassionava più di tanto, ma che comunque trattavamo già con riverenza. In seguito capii però l’importanza e la bellezza di quella pellicola che cambiò la storia di Stromboli.


Com’era Stromboli nel 1949?
Verso la fine dell’ottocento gli strombolani erano impeganti nelle tante attività dell’isola, attività che facevano di Stromboli una comunità felice ed impegnata nello sviluppo della marineria e dell’agricoltura. Serenità che venne interrotta nei primi del novecento dopo gli sconvogimenti della guerra e dal fenomeno dell’emigrazione che già era iniziato sul finire dell’ottocento; infatti in quegli anni l’emigrazione aveva raggiunto il culmine. Le case oramai si erano trasformati in ruderi e la montagna si era riappropriata dei propri spazi. L’isola a quel punto ne rimase rimase ferita, segnata da una cicatrice profonda.
Nel 1949 Stromboli si presentava come un’isola scura, ma non lo scuro di sempre, quello che conosciamo tutti, appariva triste, sembrava un posto dimenticato da Dio.
Ma perchè Rossellini scelse di girare proprio a Stromboli?
Stromboli con il suo vulcano attivo continuava ad attrarre curiosi e viaggiatori, e così nel 1947 i “ragazzi della Panaria Film sbarcarono sull’isola per filmarla. Da quelle riprese ne scaturì un documentario dell’epoca “Le Isole di Cenere” . Uno dei soci della Panaria, Renzo Avanzo, incaricato della post produzione era cugino di Rossellini a cui fece visionare quelle immagini. Fù così che il grande regista italiano rimase colpito da questo luogo ameno all’apparenza e scaturì in lui il desiderio di girarne una pellicola.
Lo sbarco della troupe
Gli abitanti di quel tempo non avevano mai vissuto tale trambusto, una donna che abitava sotta la piazza San Vincenzo dopo aver visto tutta quella gente con apparecchiature strane si mise ad urlare: a fini du munnu, a fini du munno arrivò (E’ arrivata la fine del mondo).
La troupe sbarcò nella primavera del 1949 dopo un sopralluogo effettuato dalla casa di produzione qualche mese prima. Arrivarono con il motoveliero “San Lorenzo”, un bastimento di 15 metri in partenza dal porto di Messina. Una volta giunti sull’isola si trovarono ad affrontare molte difficoltà logistiche dovute anche alla poca o inesistente viabilità stradale ed ai mezzi di trasporto; perchè sull’isola non era presente nessun tipo di mezzo a motore ma soltanto muli e buoi.
Durante i sopralluoghi per le riprese in cima ai crateri ci fù addirittura un morto; un ex militare in pensione amico di Roberto Rossellini che era giunto sull’isola per aiutare gli operatori. Il fatto successe appena l’uomo arrivo in cima, dove ebbe un malore dovuto ai gas del vulcano. Fù portato subito in paese con un mulo, ma purtroppo morì durante il tragitto.
Le riprese del film sarebbero dovute durare sei settimane; ne durarono invece venti! Cinque mesi su un’isola, a detta loro: “riarsa, senza acqua né luce”; eppure, nessuno di loro, sebbene stremato, soprattutto dopo le scene girate in cima al vulcano, pensò mai di rinunciarvi.













Roberto Rossellini, Ingrid Bergman e Stromboli – Un legame profondo
Stromboli Terra di Dio segna un’epoca, un passaggio dalla Stromboli che era, a quello che diventerà dopo il 1950
Divina attrice e a te Io qui ricordo che amor dell’ arte a questi lidi la tua presenza spinse. Tu di Rossellini il pensiero ne ispirasti legando il tuo volto a questa isola di fuoco.
Ed ora Stromboli esulta e tu immortale tra noi resti.
Incisone su lapide commemorativa dietro la chiesa di San Vincenzo a Stromboli
Stromboli rimarrà legata per sempre a questa pellicola ed ai suoi protagonisti; un legame profondo e indissolubile, perchè Stromboli insieme a quel capolavoro viaggiò nel mondo e l’isola dopo quel film non fu più la stessa.









Ingrid e Roberto – Una storia d’amore sotto il Vulcano
«Se ha bisogno di un’attrice svedese che parla inglese molto bene, che non ha dimenticato il suo tedesco, non si fa quasi capire in francese, e in italiano sa dire solo “ti amo”, sono pronta a venire in Italia per lavorare con lei…».
La lettera scritta da Ingrid
Roberto avrebbe dovuto girare il film con Anna Magnani come protagonista ma il destino ci mise lo zampino
La lettera che la Bergman scrisse a Roberto fù la scintilla di quell’amore nato in clandestinità che legò per sempre loro e l’isola di Stromboli; infatti il grande regista non rimase indifferente a quelle parole impresse su carta e scelse lei per il ruolo di Karin, che invece aveva affidato in precedenza all’attrice italiana Anna Magnani. E scandalo fù!
Così i due sbarcarono sull’isola insieme, Roberto era stato a prenderla a Roma qualche settimana prima ed insieme avevano trascorso una breve vacanza sulla costiera amalfitana dove, incontrarono anche Mario Vitale che divenne insieme a Ingrid il protagonista di Stromboli Terra di Dio.
Ingrid, insieme al cucciolo di bulldog nero regalato da Roberto e chiamato Stromboli andò a stare nella casa rossa adesso chiamata La Casa di Ingrid. Non fù facile per lei che veniva dall’America adattarsi alle avversità che un’isola come Stromboli in quegli anni poteva presentare, ma lei reagì con spirito di adattamento e trascorse uno dei periodi più intensi della sua vita.
A Stromboli Ingrid si accorse di essere incinta così il grande regista, maestro del neorealismo cambiò il copione e mescolò realtà a finzione
Roberto a detta dei suoi stretti collaboratori non seguiva un copione ma in girava a braccio adattandosi a quello che l’isola offriva in quel momento. Un esempio di questo fù introdurre nella sceneggiatura la gravidanza di Ingrid a lavori in corso.












Stromboli Terra di dio 1949
Il videoracconto dei protagonisti
Nelle mie ricerche mi sono imbattuto in questo stupendo documentario, prodotto dalla RAI, che ripercorre appunto quei momenti, durante la realizzazione del film, raccontati da chi, a quelle riprese vi partecipò in prima persona rivelando retroscena veramente incredibili.
Lascio a voi questi minuti di pura emozione.